Invecchiamento cutaneo

La matrice del derma è costituita per la maggior parte da collagene di tipo I ed in proporzione minore di tipo III che formano fibre che disponendosi parallelamente alla superficie cutanea le conferiscono forza e resistenza; il collagene di tipo IV, parte integrante della membrana basale, struttura di sostegno posta tra tessuto connettivo ed epiteliale a cui si ancorano le cellule, che grazie alle sue proprietà meccaniche fornisce supporto ai tessuti.
L’invecchiamento provoca la degradazione del collagene di tipo I e III in peptidi più piccoli e quella del tipo IV contribuiscono alla formazione delle rughe. In conseguenza si verifica una disorganizzazione generale delle fibre di collagene che perdono il loro ruolo di sostegno con atrofizzazione della matrice cellulare che diventa molle e priva di tono.

Clinica

La pelle dopo i 30 anni di età , subisce delle variazioni nella presenza di collagene, elastina ed acido ialuronico.
A 25-30 anni la pelle inizia ad essere più sottile e meno luminosa ( linee sottili e rughe di espressione compaiono a livello della fronte e contorno occhi).
maxA 35-45 anni la pelle inizia ad incresparsi con formazione di rughe (fronte, contorno occhi, bocca, labbra).
A 50 anni la pelle inizia a perdere la sua compattezza la rigenerazione cellulare è più difficoltosa l’idratazione naturale è rallentata, l’epidermide si assottiglia e perde di elasticità.
Dopo i 60 anni la pelle perde in modo deciso compattezza e luminosità , i lineamenti del viso diventano meno armoniosi.
Quando l’invecchiamento cutaneo del volto si conclama le rughe formano solchi, la pelle ha perso la propria compattezza, il clorito diventa spento, i tratti del viso meno armoniosi. Si verifica una progressiva alterazione della funzione barriera della pelle, l’epidermide subisce una perdita di spessore globale fino al 50%, i melanociti sono più vicini alla superficie con pigmentazione cutanea disomogenea. Contribuiscono alimentazione scorretta, fumo di sigaretta, abuso di alcool, uso di sostanze stupefacenti, abuso di farmaci, sedentarietà ed obesità.

Bio-Rivitalizzazione

 

I fili biorivitalizzanti possono essere applicati a tutte le persone che necessitano non solo di sostegno per ipotonia cutanea ma anche per migliorare la luminosità, compattezza, idratazione ed elasticità cutanea.
Effetto immediato: i fili in PDO sostengono e rimodellano tessuti che hanno ceduto contribuendo al sostegno delle parti molli nella zona trattata.
Effetto nel lungo periodo: produzione di neo-collagene, stimolazione del metabolismo e del flusso sanguigno, sostegno delle strutture, tonificando e migliorando la luminosità cutanea.
Indicazioni: plica e ruga naso-labiale, naso-geniena, rilassamento della regione zigomatica e mentoniera, rughe nella parte inferiore del viso, rughe ed ipotonia del collo, cedimento dei tessuti a livello addominale, interno coscia, gluteo, seno e braccia.
Controindicazioni: patologie dematologiche in fase acuta, acne in fase acuta, allergia ai materiali, terapia con immuno-soppressori, terapia con roaccutane, emofilia o patologie coagulative, recenti peeling profondi, laser resurfacing, radiofrequenza, thermage.
L’effetto del trattamento dipende da età del paziente, grado di rilassamento cutaneo, idratazione della pelle, numero di fili usati, abitudini di vita. Il trattamento dura circa 8 mesi e può arrivare fino a 2 anni applicando altri fili a 3 mesi dal primo trattamento. Complicazioni: eventuale parziale fuoriuscita del filo, avvallamento e deperessione, ematomi, infezione o asimmetrie.